VIADANA. Prosegue il sogno della Macron Warriors Viadana: la formazione di wheelchair hockey (hockey su carrozzina a rotelle) disputerà dal 27 al 31 agosto prossimi il torneo internazionale di Eindhoven, in Olanda.
Si tratta della più importante competizione di livello europeo: in campo quattordici squadre provenienti da tutto il vecchio continente. Quella viadanese è stata fondata nel settembre 2014; ed in meno di un anno di vita è diventata un punto di riferimento negli “sport per tutti” per tutta una vasta area interprovinciale: questa disciplina paralimpica è infatti particolarmente indicata per chi soffre di patologie come distrofie muscolari, Sla, sclerosi multipla, tetraparesi spastica, para o tetraplegie, spina bifida e amputati. «Un'opportunità per ragazzi con disabilità - han detto da subito i promotori - per uscire di casa ed integrarsi nella società, senza sentirsi “diversi” a causa della propria patologia».
Essendo di nuova costituzione, la squadra parteciperà al prossimo campionato di serie A2; ma punterà subito alla promozione nella massima serie: e la partecipazione al torneo di Eindhoven da matricola ne testimonia entusiasmo e ambizioni. Il team è formato da dodici atleti, alcuni dei quali vecchie glorie della disciplina che hanno trovato nuove motivazioni, ed altri nuove leve che stanno dimostrando di essere all'altezza; ma attorno si è coagulato un nutrito gruppo di amici e sostenitori. L'anima èFabio Merlino, 25enne di Viadana affetto dalla nascita da atrofia muscolare spinale. Assistente amministrativo del Ministero della difesa, è figlio di Filippo Merlino l'ex comandante della stazione carabinieri cittadina rimasto vittima dell'attentato terroristico di Nassiriya.
Fabio non nasconde i suoi obiettivi: «Prima di tutto – ha recentemente dichiarato – rafforzare questo gruppo, cui vogliamo dare un imprinting professionistico per diventare trampolino di lancio per tutto il movimento. Sul campo, punto invece a vincere tutto nei prossimi anni, e magari meritarmi la convocazione in nazionale». Una determinazione che Fabio – che a cinque anni si tuffava dal trampolino in piscina con braccioli salvagente – ha coltivato in tutta la sua vita, supportato anche da famigliari che lo hanno sempre spronato e sostenuto.
In questi mesi i Warriors si sono spesso allenati nella palestra di Dosolo, ed hanno organizzato tornei a Sabbioneta e Gazoldo. Ma la loro “casa” d'elezione è il PalaFarina oggi inagibile: chissà che proprio lì si possa disputare la serie A1. (r.n.)